All’alba del 2 giugno una carovana di pellegrini modenesi, capitanata dal nostro Vescovo Erio, dal suo illustre cerimoniere don Luigi Biagini e dall’infaticabile don Franco Borsari, è partita alla volta della pianura lombarda per approdare a Caravaggio. Immersi nell’incantevole Santuario di Santa Maria del Fonte, siamo stati invitati a muovere i nostri passi per accogliere la dolce promessa della Vergine Maria: “I miei occhi e il mio cuore su quanti m’invocano in questo luogo che ho eletto e santificato”. La memoria della sua apparizione a Giannetta, avvenuta il 26 maggio del 1432, è nascosta nel ventre della terra, dove sgorga una sorgente di acqua viva, segno di quell’Amore capace di dissetare la più profonda arsura del cuore umano. Durante la celebrazione eucaristica presieduta dal nostro Vescovo, siamo stati condotti al pozzo per vivere il rinnovato incontro tra Gesù, che sempre ci viene a cercare, e una donna, immagine della Chiesa purificata nell’acqua del Battesimo e dissetata dalla Parola che zampilla per la vita eterna. La carovana modenese si è poi ristorata grazie all’ospitalità della casa del pellegrino prima di riprendere il cammino ed approdare a Rivolta D’Adda per conoscere più da vicino il beato Francesco Spinelli che il prossimo 14 ottobre sarà canonizzato a Roma. Preso infatti dalla passione per Dio e per gli uomini, egli diede vita all’istituto delle Suore Adoratrici, presenti anche nella nostra Diocesi, il cui scopo è “attingere l’amore più ardente dall’Eucaristia celebrata e adorata per riversarlo sui più poveri fra i fratelli”. Sempre visse nell’obbedienza più totale alla Chiesa e nel suo testamento ci ha lasciato i tratti che ben dipingono la sua identità sacerdotale: “La misericordia di Dio abbracci nei suoi gaudii l’anima del Sac. Francesco Spinelli che negli infelici ravvisò Gesù Cristo, nei nemici i cari di speciale amore”. Accolti e accompagnati dalla cura premurosa delle Suore Adoratrici, la nostra visita si è conclusa con la preghiera del vespro per salutare una giornata ricca di doni, portando a casa il desiderio di continuare a camminare come pellegrini tra le nostre case sulla carovana della nostra Chiesa locale.
Elena Rocchi