Se non così…come? Una domanda che dopo 14 anni non ha ancora trovato un’unica risposta… Un’unica domanda per toccare la vita di molti… Un’unica domanda per aprire le porte anche quest’anno ai nostri giovani. A un anno dalla canonizzazione di don Francesco Spinelli, sabato 12 ottobre Casa Madre si è trasformata in un vero e proprio laboratorio a cielo aperto: un grande telaio che da nero giunge all’ oro, abbraccia il colonnato del chiostro e qua e là pennelli, scale, barattoli di colore bianco…
Una Parola pronta a farsi invito e compagna di viaggio: “Radicati e fondati nell’ amore”. Con noi due persone speciali: Antonella e suor Paola, per raccontarci attraverso arte e vita spirituale la bellezza di una vita radicata in Dio, che è amore.
Lettera a un’icona
Scrivo a te perché la tua storia mi interessa. Scrivo a te perché la tua storia incredibilmente assomiglia alla mia. Scrivo a te che dal nulla porti a un volto, che dal nero che ti viene gettato sopra lasci spazio a colori nuovi. Scrivo a te perché in te soffia la vita, a te che non porti una firma, non ne hai bisogno, non basterebbe a definire la tua identità. Sei frutto del creato e allo stesso tempo di un cuore aperto che ti presta un volto e una forma, che non tollera che tu sia meno bella dell’amore che ha conosciuto. Scrivo a te che porti scritto in te la vita di qualcun altro, a te che “ti lasci fare”, a te che non sei sempre come gli altri si aspettano, a te che “assomigli”, ma non sei uguale a nessun altro…Ho una domanda da farti… A me l’hanno già fatta tante volte…: se non così…come? Eri una tavola di legno e ora sprigioni molto più che vita… Nascondi miscugli maleodoranti, gesso e colori scuri e ora ogni colore sembra raccontare la tua storia… Perché un nome c’è… Sì! Il tuo nome è quello di una bella storia… Una storia dal cuore largo… Se non così…come? Come potrebbe chi ti guarda, ritrovare un pezzetto di sé se tu fossi solo un’opera perfetta? Ma tu non sei un palcoscenico di belle capacità. Sei come una culla che ospita e custodisce la vita raggiunta dall’amore, senza chiedere nulla in cambio, non chiedi di essere capita, non chiedi che chi ti guarda sia diverso. Mi sembra che questo sia il tuo bel dono: semplicemente conduci… Ti fai guida di chi cerca la sua vera immagine… Fai spazio al desiderio di verità di chi ti contempla… Come dicevo, hai una storia bella da raccontare, ma allo stesso tempo racconti Cristo, “storia della storia”. Sì, è Lui l’autore di innumerevoli tratti che il tuo volto sprigiona… A Lui ora chiedo: ti prego Signore, scrivi anche me! Prendi in mano tutto ciò che ti serve per raccontare al mondo la bella storia che hai tracciato per me, per tutti… Se non così…come?