16 novembre 2019
Solitamente, nella vita ordinaria, ci capita di associare il verbo rinnovare alle cose più svariate: rinnoviamo la carta di identità quando scade; rinnoviamo il nostro look quando non ci piace; rinnoviamo il guardaroba quando ciò che contiene non è più utilizzabile…
Rinnovare: fare di nuovo, ma allo stesso tempo anche fare nuovo. Un verbo strano, che ci chiede di ripetere, ma senza che quello che ripetiamo sia uguale a ciò che c’era prima.
Quale espressione migliore allora, per indicare ciò che oggi si è compiuto nella calda e luminosa cappella di Lenno, nello stesso giorno in cui, esattamente 6 anni fa, suor Giorgia e suor Roberta facevano la loro prima professione?
Due giovani donne che ancora una volta hanno pronunciato il proprio sì, timido e forte allo stesso tempo, trepidante e gioioso, fragile ma aggrappato alla Roccia dell’Amore eterno. Un sì che racchiude tutta la consapevolezza delle debolezze che l’umano porta in sé, ma che custodisce anche la certezza di una Mano che ha sempre protetto e guidato il cammino, dischiudendo meraviglie ad ogni passo. Un sì che con timidezza grida: “Siamo ancora qua, nonostante tutto, nonostante noi”, e che ha il sapore di un “Grazie!” per ogni frammento di Grazia che ha saputo rinnovare lo sguardo e il cuore. Due donne, sempre le stesse, ma mai uguali, perché innamorate di quel Dio che fa nuove tutte le cose.
Don Marco Cairoli, biblista della diocesi di Como, nella sua semplice e bella omelia, ha ricordato che “tutte le meraviglie del Signore hanno il sapore di un nuovo Esodo”, hanno il sapore di una liberazione continua da se stessi per fare posto agli altri, per fare posto all’Altro. Riconoscere questo è il segreto per continuare a fidarsi, il segreto per continuare ad affidarsi.
L’augurio per queste due sorelle allora è proprio questo: possiate divenire ogni giorno di più donne nuove, donne libere, capaci di riconoscere quei frammenti di bellezza con i quali il Signore vi riveste e di “pregare senza stancarvi troppo”, così che il vostro sguardo sulla vita sia sempre pronto a cogliere e a rivelarne agli altri lo splendore.