Con il Giovedì Santo si entra nel Triduo, cuore dell’anno liturgico e ci poniamo davanti ad esso non tanto con l’intento di rievocare qualcosa di passato, ma chiedendo al Signore la grazia di avere un cuore aperto ad accogliere il mistero del dono che il Signore ha fatto di sé, “chiedendogli il permesso” di entrare in questa scena dell’Ultima cena. Anche il contesto domestico in cui ci troviamo adesso possiamo dire che ci favorisce nell’entrare in questa ultima cena di Gesù con i suoi discepoli…spesso “Giovedì Santo” suscita in noi soprattutto il contesto liturgico, un Messa ben preparata, un appuntamento a cui non puoi mancare…invece ci troviamo in una casa normale attorno ad un tavolo, come lo erano i discepoli insieme al loro maestro…si tratta allora di avvicinarsi a questo contesto senza la pretesa o lo sforzo di capire.
La riflessione di oggi è a cura di Suor Giulia…