“Rassicura i bambini che ogni giorno padre Francesco li benedice”

Nella mattinata del 16 dicembre 2022 a Gravedona si è vissuto un momento forte, che ha visto al centro la paternità spirituale del nostro Fondatore.
Nell’ospedale di zona Moriggia Pelascini è stato ufficialmente intitolato il Dipartimento materno-infantile a san Francesco Spinelli, alla presenza del card. Oscar Cantoni, vescovo di Como, che ha celebrato la S. Messa per tutti gli ammalati e il personale. Accanto a lui, le autorità civili e religiose, prime fra tutte madre Isabella Vecchio, a rappresentare le origini dell’ospedale, nato dal cuore grande di padre Spinelli e delle sue suore. Risale infatti al 14 febbraio 1900 l’atto notarile col quale le Suore Adoratrici acquistavano la proprietà dal Signor Aggio Mattone Onorato per 1.500 lire proprio a Gravedona, dando inizio alla cura degli ammalati e anziani del piccolo ospedaletto S. Giuseppe. Da quel primo ambiente sul lungolago, nel 1928, grazie a un altro lascito di persona benestante e generosa, la signora Moriggia appunto, l’ospedale si trasferisce nella zona Maglio, dove si trova ancora oggi. Il riconoscimento ufficiale arrivava con delibera di Giunta Regionale della Lombardia nel 1974, e la Casa Moriggia Pelascini diventava Ospedale Generale di Zona.
Da sempre guidato, gestito e animato dalle Suore Adoratrici, nel 1999 l’Ospedale di Zona entra a far parte del Gruppo Italcliniche, che ne ridisegna l’assetto accreditato inserendo nuove discipline e allargandone l’offerta medica specialistica.
Dai discorsi delle autorità, dal sindaco Cesare Soldarelli, alla Direttrice generale dell’Ospedale, dott.ssa Carla Nanni, emerge la consapevolezza che l’ospedale di Gravedona ha nel suo DNA un grande spirito di prossimità alla persona e di cura attenta e professionale di ogni bisogno del paziente. Uno stile che dice molto di più di un servizio alla salute del cittadino; evidenzia lo sguardo di chi vede nel malato Cristo stesso, quello sguardo su cui don Francesco ha posto le fondamenta dell’ospedale. E se oltre a essere malato il paziente è un bambino, allora è ancora più vicina la presenza di san Francesco, come dice la targa di dedicazione scoperta e benedetta dal card. Cantoni: “Rassicura i bambini che ogni giorno padre Francesco li benedice”. Oggi come ieri!