Ed ecco, in quello stesso giorno due di loro erano in cammino per un villaggio di nome Èmmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme… (Lc 24, 12)
Inizia così uno dei racconti più famosi di tutto il Vangelo. Lo abbiamo ascoltato così tante volte che potremmo forse proseguire, con l’immaginazione, tutto il racconto. Sono stati versati fiumi di inchiostro per provare a penetrare i segreti di questo brano, per provare a cogliere il cuore dell’esperienza di Clèopa, dell’amico e del Viandante.
R. M. Rilke lo ha fatto in modo splendido:
Non dal passo, per quanto Egli sicuro
venisse, pronto a accompagnarsi a loro,
e la soglia varcasse più solenne
che loro il colmo di virilità,
neppure quando al tavolo d’intorno
si sparsero, timidi preparando
tutto ed Egli, con aria rassegnata,
li guardava da quieto spettatore;
neanche quando furono seduti
pronti a conoscersi da convitati,
ed Egli afferrò il pane colle belle
mani esitanti, per far quanto scosse,
come panico timore il lor cuore
per un riferimento senza fine –
ma solo quando, illuminati, videro
com’Egli il poco cibo dividesse,
lo riconobbero. E trasalendo
in ginocchio tremavano commossi.
Poi vedendo che ancora Egli spartiva,
mani tremanti verso il pane tesero.
Tremare commossi: è l’effetto della presenza divina che si manifesta nella semplicità di un gesto, quando i cuori si illuminano e il timore si trasforma in commozione. È un invito a riconoscere, a lasciarsi sorprendere, a riprendere il cammino senza più paure. È l’esperienza che anche noi – per puro dono di grazia – abbiamo fatto e che non possiamo fare altro che proporre a tutti i giovani che incontriamo.
Il tema di quest’anno, “Fare casa – entrò per rimanere con loro“, ci farà ripercorrere il cammino dei due discepoli di Emmaus, andata e ritorno, attraverso proposte semplici, ma che crediamo significative. L’ascolto della Parola, l’adorazione Eucaristica, il servizio, la missione, la vita quotidiana vissuta con una comunità che apre le porte per farsi casa: proposte diverse perché ognuno possa trovare un po’ di pane per la propria fame.
Carissimi giovani,
vi aspettiamo con gioia e continuiamo a pregare perché “ognuno, rispondendo alla propria vocazione, partecipi dell’opera meravigliosa e multiforme che il Signore vuole compiere nella storia” (Cfr. Preghiera per la 60ma Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni).
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L’Equipe di Pastorale Vocazionale
Suor Valentina, suor Daniela, suor Giulia, suor Silvia, suor Federica e Maddalena