Da venerdì 20 ottobre a domenica 22 ottobre 2023 si è tenuto, a Scicli, il primo week-end dal titolo “Cuori ardenti”. Riportiamo il racconto dell’esperienza.
Papa Francesco, nell’esortazione apostolica “Evangelii Gaudium” aveva scritto:
La missione al cuore del popolo non è una parte della mia vita, o un ornamento che mi posso togliere, non è un’appendice, o un momento tra i tanti dell’esistenza. È qualcosa che non posso sradicare dal mio essere se non voglio distruggermi. Io sono una missione su questa terra, e per questo mi trovo in questo mondo. Bisogna riconoscere sé stessi come marcati a fuoco da tale missione di illuminare, benedire, vivificare, sollevare, guarire, liberare.
Dopo averlo scritto l’ha ripetuto tante altre volte, allo sfinimento, eppure una parte di noi continua a credere che i veri missionari siano quelli che partono per terre lontane e che a noi spetta invece vivere una fede un po’ più normale, un po’ più privata, un po’ più timida… Ci ha fatto bene toccare con mano, in questi giorni, quanto il papa abbia ragione e quanto faccia bene condividere, con semplicità e gioia, la nostra fede. Quando questo avviene si scopre che davvero siamo tutti “una missione”!
Gli incontri che abbiamo proposto sono stati, in fondo, solo occasioni perché potessimo essere missionari gli uni degli altri: venerdì sera quello con le coppie, sabato pomeriggio con i bambini, i ragazzi e poi l’Adorazione Eucaristica con tutta la comunità. Abbiamo visto una Chiesa bella, accogliente, calda, viva, gioiosa. Abbiamo sentito che il cuore arde…
Arde il cuore degli sposi che in mezzo alle tante difficoltà che può affrontare una famiglia, si appoggiano al Signore e chiedono a Lui la forza per continuare a donarsi reciprocamente.
Arde il cuore dei bambini che è frizzante e disarmato, non ha paura di mostrarsi bisognoso o di apparire diverso da quello che è.
Arde il cuore degli adolescenti, un po’ inquieto e spaventato, ma assetato e capace di fare silenzio quando il Signore lo sfiora con una parola inaspettata.
Arde il cuore degli anziani, forse più brace che fiamma, ma tenace e fedele.
Arde il cuore degli ammalati che abbracciano la loro croce con speranza.
Arde il cuore dei sacerdoti che si dimenticano di sé perché il Regno continui a venire.
Arde il nostro cuore di consacrate, sempre in attesa del Signore, ma felice nel vedere tutti questi cuori ardere. Arde soprattutto quello di suor Maria, unico cuore che chiamiamo per nome in queste righe, perché nel rinnovare i suoi voti e nel raccontare i suoi cinquant’anni di vita consacrata ha ravvivato il cuore di tutti.
Il prossimo appuntamento di “Cuori ardenti” sarà a febbraio, forse con qualche novità, sicuramente con lo stesso di desiderio di metterci in ascolto di ciò che fa ardere il cuore.