4 Febbraio 2016
Una misericordia che invoca l’orizzontalità con l’ultimo dei peccatori!
E’ stata una mattinata intensa per 38 sacerdoti della diocesi di Cremona quella vissuta oggi presso la nostra casa madre. …un’occasione propizia per condividere il pane della fraternità e della Parola, spezzati alla mensa eucaristica e alla mensa conviviale.
Una Parola, in particolare quella tratta dal brano di Matteo al cap. 18, che si è fatta motivo di riflessione e nutrimento spirituale per tutti i presenti. Grazie alla egregia meditazione di padre Innocenzo Gargano, monaco camaldolese, quei versetti si sono rivelati significativi per approfondire il proprio ministero nell’ambito del Sacramento della Riconciliazione. Forte l’invito a vivere l’orizzontalità della Misericordia!
“Non può esistere per un ministro della misericordia la distinzione tra “sudditi” e “superiori”. Come si fa a parlare di sudditi e superiori quando Colui che era Dio non ha considerato un diritto assoluto la sua uguaglianza con il Padre, ma si è svuotato, abbassato sino alla croce?! Finchè non si arriva a questa percezione dell’orizzontalità con l’ultimo dei peccatori dobbiamo chiederci se siamo autentici amministratori della misericordia. San Leopoldo da Padova si metteva alla pari, anzi si considerava inferiore a coloro che chiedevano l’annuncio della misericordia.
Tuo fratello che pecca contro di te rimane tuo fratello. Guadagnare il tuo fratello questa deve essere la tua preoccupazione”! (Padre Innocenzo Gargano)
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