I soggetti del disagio hanno la priorità nel nostro Carisma; essi ci chiedono di essere “pane spezzato” per nutrire e condividere le loro sofferenze.
È la carità “ci spinge” tra i poveri, tra la gente, in mezzo alla gente perché quello è il luogo che Dio preferisce. È la carità “ci spinge” con uno sguardo nuovo, lo sguardo di Dio, uno sguardo che non giudica e non condanna, ma “vede oltre”. È la carità “ci spinge” con un atteggiamento nuovo, l’atteggiamento di chi, a sua volta, si scopre povero, fragile, debole, ferito, bisognoso, ma proprio per questo profondamente amato.