cioè occuparsi, preoccuparsi, premurarsi di qualcuno; ascoltare il suo desiderio di esistere come apertura alla possibilità di generare ulteriori forme dell’abitare il tempo e lo spazio.
“A ciascuno è stato affidato un potenziale, un fascio di energie inesauribili, che ci distingue l’uno dall’altro. … L’educatore è colui che presta aiuto al discepolo perché questi si “sbozzoli” e “intraprenda nuovi voli”. (Ducci)
“Con ogni uomo viene al mondo qualcosa di nuovo che non è mai esistito, qualcosa di primo ed unico. Ciascuno è tenuto a sviluppare e dar corpo proprio a questa unicità e irripetibilità”. (M. Buber)
“Un bambino impara così, acquisendo nuove capacità tramite le dita delle mani e dei piedi. Assorbendo le abitudini e gli atteggiamenti di coloro che gli stanno intorno, spingendo e tirando il suo mondo.
Un bambino impara così, più provando che sbagliando, più attraverso il piacere che la sofferenza, più grazie all’esperienza che grazie ai suggerimenti e alle spiegazioni, e più grazie ai suggerimenti che agli ordini.
E un bambino impara così, tramite l’affetto, l’amore, la pazienza, la comprensione, il senso di appartenenza, il fare e l’essere. Giorno per giorno il bambino perviene a conoscere un po’ di quello che voi sapete, un po’ di quello che voi pensate e comprendete.
…così il bambino impara.” (Frederick Moffett)
Nel correggere l’ho visto, quando si trattava di cose rilevanti, prendere prima il tono severo, poi discendere alla bontà e fino alla dolcezza. L’istruzione catechistica e l’educazione dei fanciulli e delle fanciulle furono sempre l’ideale specialissimo di Don Francesco. Egli teneva per sé i più ignoranti e i più discoli e spingeva i preti a questo apostolato. Per l’istruzione catechistica dei fanciulli ci faceva diventar matti tutti e metteva sossopra tutta la casa.t