Il Bollettino ufficiale della Sala Stampa della Santa Sede, in data 7 marzo 2018, riporta:
Ieri, 6 marzo, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in udienza privata Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale Angelo Amato, S.D.B., Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. Nel corso dell’udienza il Sommo Pontefice ha autorizzato la Congregazione a promulgare il decreto riguardante: il miracolo, attribuito all’intercessione del Beato Francesco Spinelli, Sacerdote, Fondatore dell’Istituto delle Suore Adoratrici del SS. Sacramento; nato il 14 aprile 1853 e morto il 6 febbraio 1913.
Si conclude così l’iter di beatificazione e canonizzazione del sacerdote bergamasco, che a 36 anni si è trasferito in diocesi di Cremona per continuare la sua instancabile attività di prete e di fondatore. La sua attività pastorale si può sintetizzare nel suo desiderio di “far conoscere e far amare da tutti il SS. Sacramento” (cf CE 12,5) e di “farsi tutto per tutti; e specie negli infelici, vedere con l’occhio della fede e con l’ardore della carità l’Oggetto del proprio più puro amore; vedere, amare Gesù” (cf CE 32).
Il processo di canonizzazione si è aperto solennemente a Cremona, presso il palazzo vescovile, il 1° marzo 1928, sotto la guida di mons. Cazzani. È stato un viaggio lungo, complesso e non senza ostacoli. L’opera di Dio va veramente provata al fuoco! I nemici del beato Spinelli non hanno terminato di colpirlo durante la sua vita terrena, ma hanno continuato a opporvisi anche dopo la sua morte. Ma l’incrollabile certezza delle sue suore che il loro padre fosse un santo e la volontà della Chiesa cremonese, che già dall’agosto 1927 volle che si aprisse il processo informativo diocesano sulle virtù eroiche di don Francesco, hanno portato alla verità. Oggi possiamo dire che la Chiesa riconosce la santità di questo umile prete, la cui personalità fu ben sintetizzata da don Cesare Perdomini, già parroco di Pieve Delmona: “incurante di se stesso, egli non cercava che la gloria di Dio nel quale riponeva la sua fiducia. Di una carità veramente universale, tutti amici e nemici amava indistintamente. Se aveva una predilezione, questa era per i poveri e gli afflitti”. Ora non resta che attendere il prossimo Concistoro indetto da papa Francesco, nei mesi a venire, sede in cui egli stesso annuncerà la data di canonizzazione. Sarà a Roma, in San Pietro, che Francesco proclamerà un altro Francesco appartenente alla schiera dei santi. Allora, veramente, potremo dire con la Chiesa universale, facendo eco a quanto già nel 1913 il card. Ferrari aveva scritto alle Adoratrici, che padre Spinelli è un santo!