Allestita nell’atrio del palazzo Comunale la mostra “San Francesco Spinelli e Rivolta d’Adda”, ha avuto tra i suoi visitatori gli alunni delle scuole elementari e medie.
Nella prima parte di ogni incontro suore e novizie hanno presentato ai ragazzi la figura di San Francesco Spinelli. Sono stati illustrati i momenti più significativi della sua vita, il suo arrivo a Rivolta d’Adda e la sua santità solennemente proclamata, a Roma, da papa Francesco, domenica 14 ottobre.
Cesare Sottocorno ha poi commentato immagini e documenti della mostra che testimoniano ciò che padre Francesco è stato ed è ancora per Rivolta d’Adda, paese che l’ha accolto e dove ha svolto il suo ministero pastorale. Ha descritto le sue opere a partire dall’acquisto dell’ex-convento dei padri Somaschi diventato con il passare del tempo la Casa Madre delle Suore Adoratrici. Ha ricordato la sua attività, insieme a quella delle suore, a sostegno dei poveri come la collaborazione con la famiglia Celesia nella gestione delle cucine economiche e la presenza delle religiose alla Scuola d’Infanzia e all’ Ospedale. Ci si è infine soffermati sulla fondazione di quella che oggi è conosciuta come Casa famiglia P.F. Spinelli mettendo in evidenza la predilezione di San Francesco per gli ultimi, gli esclusi dalla società che lui ha accolto e che chiamava “suoi prediletti”. Al termine è stata proiettata una sintesi del documentario “Un silenzio che parla” realizzato per diffondere le opere e l’insegnamento del Santo. I ragazzi hanno poi visitato la mostra andando alla ricerca delle informazioni più interessanti e curiose.Con il coinvolgimento delle scuole elementari e medie si è voluto non solo far conoscere ai ragazzi la figura di padre Francesco ma anche dare testimonianza del segno di carità e di umiltà che il santo ha lasciato nella nostra terra. E l’attenzione che i ragazzi hanno dimostrato durante gli incontri ci ha fatto capire che dobbiamo avere fiducia nella loro sensibilità e nella loro capacità di cogliere quel bene che San Francesco Spinelli ha saputo donare alla società del suo tempo e a tutti noi.