22-23 Aprile 2017: Leggiuno-Cittiglio-Casciago-Uggiate Trevano
Lo scorso fine settimana insieme ad una ventina di giovani e accompagnati da Suor Stefania, suor Mariagrazia e Suor Paola, abbiamo trascorso un intenso fine settimana tra Varese e Como. L’iniziativa proposta dal titolo “Adora on the road” è stata organizzata e suddivisa in diversi momenti tra incontri, catechesi, passeggiate nella natura, adorazione notturna, santa messa e condivisione finale.
Tutto è iniziato sabato mattino con un viaggio da Rivolta a Leggiuno dove abbiamo avuto occasione di visitare l’Eremo di santa Caterina del sasso: un piccolo e prezioso scrigno che oggi è custodito da una ristretta comunità di Oblate che accolgono i numerosi fedeli in una chiesetta arroccata su una suggestiva scogliera a picco sul lago Maggiore che dipinge un paesaggio disteso e pacato. Dopo una visita guidata della chiesa e di alcuni locali, abbiamo pranzato sotto un porticato che profumava di glicine, mentre il sole brillava con la sua chiara e limpida luce in un cielo terso e azzurro e nell’aria regnava una pace armoniosa che ci ha reso lieti e felici per il resto della giornata.
Nel primo pomeriggio, invece, ci siamo spostati per una breve passeggiata nel bosco di Cittiglio che è terminata ai piedi dell’ultimo salto di una fresca cascata. Proprio lì abbiamo condiviso una golosa merenda con delle morbide pagnotte di pane della dolce Nutella.
In seguito abbiamo raggiunto Suor Paola che ci attendeva sul porticato della chiesa di Casciago perché aveva preparato per noi una riflessione a partire dalla meravigliosa opera d’arte che si cela all’interno delle mura dell’edificio, meta di pellegrinaggio: il celebre mosaico realizzato da padre Marko Rupnik, un mosaico che fa da cornice e sfondo al battistero della chiesa. Il mosaico, che si trova in una nicchia adiacente al lato destro dell’altare, è simbolo del significato profondo del sacramento del Battesimo che abbiamo scoperto essere il più importante dei doni offerti da Dio all’uomo, sua prediletta creatura. Il battistero, infatti, è la seconda “sala parto” di ciascun cristiano che, venuto alla luce segnato strutturalmente dal peccato originale e quindi destinato alla caducità effimera della morte, per mezzo dell’immersione nell’acqua santa del Battistero, rinasce dall’abisso della morte ad una vita nuova ed eterna in nome dell’amorevole tenerezza di Dio Padre. Entriamo a far parte della Chiesa, intesa come comunità che è emblema del corpo di Cristo, non per capacità o merito personale, bensì perché Dio, che ha a cuore il nostro vero bene, ha compassione della nostra umana debolezza (che sono i nostri limiti, le nostre fatiche, la nostra sofferenza del corpo e dell’animo) e ci prende per mano per amarci e salvarci. Per questo, ogni giorno, Lui decide di accompagnarci alla gloria eterna del Paradiso che ha inizio qui su questa nostra terra benedetta.
Dopo una dettagliata e coinvolgente illustrazione di questo capolavoro, prima di uscire, ognuno liberamente si è avvicinato al mosaico toccando con le proprie mani i tasselli di quest’opera polimaterica e multisensoriale che trasmette perfettamente, per mezzo della differente texture di ogni tassello, la fisicità e la concreta presenza di Gesù in mezzo a noi. Sempre. In ogni istante.
Il momento si è concluso con la pronunciazione del Credo Apostolico e il segno di croce con l’acqua benedetta del Battistero, la stessa acqua che molti anni fa fu sorgente di vita nuova per una vita cristiana che ci ha reso membra vive di quell’unico corpo che è la Chiesa di cui Gesù Cristo è il capo.
Per l’ora di cena abbiamo raggiunto Uggiate Trevano, un piccolo paese di Como dove, in un locale accogliente ed essenziale, siamo stati ospiti dai genitori di Suor Mariagrazia che ci avevano preparato una deliziosa cena. Dopo tante chiacchiere, giochi in compagnia e le prove dei canti per la messa della domenica, abbiamo iniziato l’adorazione notturna pregando insieme L’ Inno di Sant’ Efrem.
Il mattino seguente, dopo aver recitato insieme le lodi e esserci rifocillati con un abbondante colazione, abbiamo animato la celebrazione della Santa messa insieme agli abitanti del paese che hanno apprezzato molto la nostra vivace e giovanile presenza. Prima di tornare a casa, abbiamo fatto un’ultima passeggiata tra la verde e rigogliosa natura in quei luoghi che ci hanno riempito gli occhi e il cuore con i loro paesaggi collinari in fiore.
L’esperienza si è conclusa con un breve momento di libera e spontanea condivisione. Ringrazio con tutto il mio cuore i miei amici e le suore perché quando trascorriamo del tempo insieme, mi sento ogni volta sempre più a CASA e in FAMIGLIA.
Lisa, una giovane