Nel weekend tra il 23 e il 24 marzo si è tenuto il secondo “Adora on the road” che ci ha visti in trasferta a Parma e Nonantola. Dopo aver percorso numerose volte la strada che attraversa il centro della città di Parma, finalmente abbiamo trovato gli amici di Modena e Nonantola ad aspettarci. I nostri occhi sono stati riempiti di bellezza fin dal primo momento: Don Stefano Rosati, rettore del seminario di Parma, ci ha spiegato brevemente alcune peculiarità del famoso Battistero, facendo memoria del santo battesimo ricevuto. Appena entrati è stato impossibile non sentirsi parte di quella spinta verso l’alto a cui richiamava la slanciata cupola.
Dopo una visita veloce al Duomo, ci siamo recati al Parco Ducale per condividere insieme il pranzo e per un momento di fraternità.
Ancor più bella è stata la testimonianza di Don Umberto Cocconi, fondatore della comunità San Cristoforo che si prefigge di aiutare concretamente persone giovani e adulti (dai 20 ai 55 anni) che vivono situazioni di precarietà e che, di fatto, non hanno ancora trovato un loro equilibrio a causa del persistere di difficoltà di integrazione nel tessuto sociale. Sandro, un ospite della comunità, ci ha parlato di cosa abbiano significato, e significhino, la fiducia e l’accoglienza nella sua vita.
Nel tardo pomeriggio ci siamo spostati a Nonantola dove, dopo una ricca merenda amorevolmente preparata dalle Suore Adoratrici, suor Giulia e suor Carla ci hanno mostrato gli esterni della famosa Abbazia, un luogo straordinario dove le vicende storiche, l’architettura, la musica gregoriana e le espressioni artistiche in genere si sono coniugate con la fede cristiana per servire e formare l’uomo attraverso una storia lunga 1300 anni. Tanta bellezza non poteva che essere contemplata con un momento di silenzio e riflessione.
A concludere, dopo aver gustato un attesissimo gelato, ecco un momento di incontro anche per conoscere i luoghi interni dell’Abbazia e per concludere…il cuore di ogni “Adora on the road”: l’adorazione notturna, dove noi giovani ci siamo dati il cambio nella contemplazione dell’Eucaristia ringraziando anche per tanta grazia ricevuta in questi due giorni.