Fenomeno affascinante e misterioso, la santità suscita da sempre interesse ma anche curiosità:
Si nasce santi o lo si diventa?
Cosa significa essere santi?
Che ruolo rivestono, in questo cammino, la dimensione sociale e quella personale?
Quali sono le virtù che caratterizzano il santo?
Se vogliamo capire cos’è la santità, guardiamo in che modo l’hanno praticata i santi. Nella vita ordinaria noi siamo come immersi di continuo in esperienze nelle quali, più che lezioni ricevute e gli studi fatti, è l’esempio dei nostri genitori, il modo di comportarsi di un maestro o di una persona che ci è stata vicina, che hanno segnato per sempre il nostro modo di fare e di procedere. I romani dicevano “Exempla trahunt”, sono gli esempi che trascinano! Così lo è anche per la santità: la santità deve essere incarnata in una persona perché noi possiamo apprezzarla, definirla e perché riesca efficace.
Lo scorso anno abbiamo dedicato l’area formativa della pagina giovani del nostro sito, alla storia e agli esempi di alcune figure che sono state riconosciute “sante” dalla Chiesa (In Lui, vita nuova!). Quest’anno vogliamo dedicare questa nuova sezione tutta a Padre Francesco Spinelli, vogliamo raccontarvi i tratti che hanno fatto di don Francesco un santo. Sì, perché quest’anno Don Francesco (beatificato il 21 Giugno 1992 da Papa GP II) sarà elevato agli onori degli altari. Che bello avere un amico e maestro santo!
Tutti i personaggi, i cui nomi figurano nel santorale (libro liturgico dove sono contenuti i testi ed i riti inerenti alle celebrazioni delle ricorrenze), sono stati degli uomini e delle donne nei quali l fedeli delle rispettive Chiese hanno scoperto, con venerazione e rispetto, i segni di una santità vissuta, di una totale donazione a Cristo che superava la mera osservanza dei precetti evangelici. Ciascuno di loro, tuttavia, ha praticato questa santità secondo il proprio peculiare modo di vivere la personale donazione a Cristo, ma tutti hanno praticato qualche tipo di santificazione che può sembrarci singolare, erano convinti che, con il loro modo di fare, rispondevano a una chiamata personale del Signore.
Don Francesco ha vissuto in pienezza una vita “virtuosa”. E’ stata riconosciuta in lui l’eroicità delle virtù. Sembra un po’ strano oggi parlare con questo linguaggio ma per lui è stato così: il grado eroico è riconoscibile dalla frequenza, dalla prontezza, dal carattere gioioso con cui si affrontano i grandi sacrifici e gli ostacoli della vita, superandoli con una forza che non viene dall’uomo ma da Dio stesso (cfr Benedetto XIV, De servorum Dei beatificatione). Occorre dunque lasciarsi plasmare da Dio, mettendo la propria vita completamente nelle Sue mani. Sulla base di quanto ha stabilito Benedetto XIV, sono tre gli elementi che rivelano un esercizio eroico delle virtù vissute da padre Francesco sia nelle circostanze ordinarie o quotidiane sia in quelle straordinarie:
- l’abitualità,
- la straordinarietà,
- l’arduità.
E’ da qui che vogliamo partire per scoprire la santità, sentire quanto “bussa” anche alle nostre porte e farci amici dei santi e quest’anno in particolare di Don Francesco Spinelli!
…A tutti per questo nuovo anno pastorale porgiamo un augurio speciale di santità!
L’equipe di Pastorale Giovanile e Vocazionale SASS