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Affidare, Pregare, Amare

funerale madre Sofia e sr Rosangela

Sono i tre verbi che ci sono stati consegnati sabato 7 gennaio 2017 alla celebrazione dei funerali di madre Sofia e suor Rosangela, tre verbi proposti da Ecc.za Mons. Verucchi, vescovo emerito, padre spirituale di molte suore adoratrici e colui che ha accompagnato sino alla fine il cammino di suor Rosangela, tre parole offerte, dunque, quasi a testamento spirituale da parte di madre Sofia e suor Rosangela per ciascuno dei presenti.

funerale madre Sofia e sr Rosangela

Affidare. Noi, in questo momento, affidiamo madre Sofia e Suor Rosangela al Signore: le accompagniamo e le affidiamo al Signore. Però mi viene in mente una cosa. Quando sono nate, è il Signore che le ha affidate a noi, le ha affidate a una famiglia, le ha affidate alla Chiesa, alla comunità cristiana, le ha affidate alla società. Fondamentalmente siamo doni di Dio affidati a qualcuno. Le anime dei giusti sono nelle mani di Dio, ma Dio le ha messe alle nostre mani”.

Nella logica dell’affidarsi alle mani di qualcun altro, madre Isabella all’inizio della celebrazione ha voluto sottolineare una piacevole e commovente coincidenza: “Quando ho saputo della morte di madre Sofia e di suor Rosangela, ho provato come tutti, un sentimento di commozione ma anche di pace, di serenità. Non è pura coincidenza il fatto che suor Rosangela sia stata la prima suora adoratrice ad emettere i voti nelle mani di madre Sofia, dopo la sua elezione a superiora generale. Giovedì mattina, mi è sembrato di vedere una madre che prende per mano una delle sue figlie spirituali, e insieme vanno verso la Gerusalemme Celeste! È questa la meta per ciascuna di noi: la Gerusalemme Celeste…”

funerale madre Sofia e sr RosangelaIn questa circostanza, madre Isabella ha anche ringraziato il Signore “per averci donato madre Sofia che è stata insegnante di lettere a Modena per parecchi anni, ma soprattutto è stata per tutte noi adoratrici la “madre” dell’immediato post-Concilio, aperta al cambiamento spirituale proposto dalla Chiesa, da lei molto amata. funerale madre Sofia e sr RosangelaE lo ringraziamo per suor Rosangela, presenza fraterna in comunità e dedita all’educazione di tanti bambini nei suoi 40 anni di insegnamento e di catechista a Modena”. Due sorelle affidate in una comunità con un servizio diverso, ma come ben è stato affermato da Mons. Verucchi: “(…) La cosa bella non è che una sia stata superiora generale e l’altra insegnante: ma che abbiano fatto la volontà di Dio. Alla fine dei conti, quando ci troveremo qui (ai piedi dell’altare in una bara) che cosa è importante aver fatto? (…) Nel momento della verità, nel momento in cui si scoprono i valori che veramente valgono, salta fuori che la vita, ha valore se vissuta bene, se vissuta in grazia di Dio, in comunione col Signore, se abbiamo cercato e compiuto la sua volontà. (…) Possiamo dire che madre Sofia e suor Rosangela hanno fatto la volontà di Dio? Io penso di sì, conoscendo meno una e molto di più l’altra. (…) Il più bel cammino per suor Rosangela, è stato quando era a San Benedetto e si è ammalata, poi quando le hanno detto di andare a Casa Famiglia e da Casa Famiglia –Modena- a Rivolta a Santa Maria e suor Rosangela ha risposto sempre: “Va bene!”. Suor Rosangela aveva maturato questo abbandono: Le anime dei giusti sono nelle mani di Dio. (…) Nella vita è bello fare progressivamente questo cammino di santificazione, di maturazione, metterci sempre di più nelle mani di Dio, ma già qui sulla terra, non aspettando di andarci nell’eternità! …Che ogni suora arrivi a vivere nelle mani di Dio, la volontà del Signore!”

funerale madre Sofia e sr Rosangela

A tale invito ha fatto seguito il secondo verbo, a questo punto d’obbligo.

Pregare: “… in nome dello Spirito Santo perché ci guidi a scoprire la volontà del Signore e a viverla. Che altre preghiere volete fare? E’ lecito fare tutte le preghiere e chiedere quello che volete, però la sostanza è il dono del Signore, lo Spirito Santo perché conosciamo, o Signore, la tua volontà, il tuo progetto su di noi e lo viviamo. Questa è la preghiera da fare”.

Il terzo verbo: amare. “Perché questo verbo? Perché anche Gesù nel testamento che ha fatto il Giovedì santo, il giorno prima di morire, quando ha espresso il suo comandamento ha detto: Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi. Ve lo traduco un attimo: vi do il mio amore; una volta però che avete ricevuto il mio amore – che è poi il dono dello Spirito – amatevi vicendevolmente.  (…) Chissà quante volte madre Sofia avrà detto alle sue suore: Vogliatevi bene, sorelle! … e allora vedete come emerge quello che è essenziale, fondamentale, prezioso nella vita terrena… realizzare il progetto di Dio, amandoci vicendevolmente. Questo è quanto possiamo realizzare in questo nostro cammino, per arrivare là,…”

Che il Signore ci dia una comunità capace di riaffidarci a Colui che è l’origine della vita. A Colui che è la gioia, la vita piena, la serenità, la pace totale! Grazie Madre Sofia e suor Rosangela per il vostro invito e grazie soprattutto per il vostro abbandono, la vostra preghiera e il vostro servizio!

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