“Un ”si” accompagnato e maturato nella formazione, nella preghiera, nello studio, nel servizio, cioè nella continua ricerca del Volto d’Amore di Cristo nella mia quotidianità. Questa è la mia semplice richiesta di ogni giorno al Signore: “VederTi e continuare a vederTi”. Un dono grande che il Signore mi ha dato è vedere concretamente la sua presenza e poter dire con certezza e gioia “I miei occhi hanno visto la tua salvezza”. Ma cosa significa tutto questo? E’ stato per me come un voltarsi e vedere che ogni episodio difficile o gioioso della mia vita era collegato da un bellissimo nastro color oro (come il colore dell’eternità). Tutto è stato pensato da sempre per me, per potermi scoprire nuovamente figlia amata da sempre e per l’eternità. Questa è la vocazione di ogni uomo. Questo è il desiderio di Dio Padre per ogni sua splendida creatura. Oggi, con la mia prima professione religiosa, con gratitudine desidero donarmi nelle mani e nel cuore del mio Signore, appartenerGli, chiedendo la grazia di poterLo sempre incontrare, vedere, riconoscere e sussurrare al Suo orecchio il dono della fedeltà. Che bello poter dire alla fine di ogni giorno “I miei occhi hanno visto la tua salvezza” e le mie mani sono “piene di Cristo”, eccomi Signore”!
Ecco una breve testimonianza di Suor Chiara al termine della bella, significativa ed emozionante Celebrazione eucaristica che, Domenica 26 marzo, si è svolta presso la Casa madre delle Suore Adoratrici del SS. Sacramento. Tanti giovani, tanti “piccoli” del vangelo che suor Chiara nel suo servizio ha raggiunto in questi anni, tante suore per raccontare nella “carne” la nascita di una nuova sorella. La santa messa è stata presieduta da Frà Enzo Maggioni con la partecipazione di una decina di sacerdoti che hanno accompagnato e conosciuto suor Chiara nel suo percorso. Anche la liturgia del giorno ha aiutato a cogliere il cammino spirituale che suor Chiara porta nel cuore e che ha voluto condividere con le sorelle, i parenti e gli amici: vedere la Sua salvezza! A partire dal vangelo, narrante l’episodio biblico del cieco nato, Frà Enzo ha concluso la sua omelia con un invito tutto nostro, secondo il carisma del beato F. Spinelli:
“Questa luce di Cristo la si potrà incontrare sempre di più in due maniere: davanti all’Eucarestia che è la presenza viva del Signore, del Risorto, è il suo memoriale, il suo dono – nella misura, infatti, in cui tu perderai del tempo e magari di più di quello previsto dalle Costituzioni per stare davanti all’Eucarestia, allora conoscerai sempre più questa luce del mondo che è il Signore Gesù. E l’altro modo è la scelta degli ultimi che consiste nello stare accanto a coloro che non contano, sono gli scarti. Davanti a queste due realtà: l’Eucarestia e gli ultimi, possa tu Chiara dire “Credo nel Signore Gesù”.