Bozzolo, 24 maggio 2017
Con un mese di anticipo rispetto alla visita di Papa Francesco, la comunità di Casa Madre, con alcuni rappresentanti del Noviziato e di Casa Famiglia, ha voluto far visita a Bozzolo per rendere omaggio al servo di Dio don primo Mazzolari. Un pomeriggio ricco di fede, di storia, di cultura e di comunione. La prima tappa ha visto la trentina di suore visitare la Fondazione Don Primo Mazzolari, dove sono custodite le più grandi testimonianze di questo grande prete che alcune delle sorelle presenti hanno avuto la fortuna di conoscere di persona. Più di trentamila manoscritti sono conservati nel museo!
Ci ha fatto da guida il signor Giancarlo, che per 15 anni fu chierichetto al fianco di don Primo; egli, testimone diretto, ci ha fatto incontrare e gustare, come tuffo nel tempo, le parole, lo spirito, la forza e la profezia di colui che Giovanni XXIII non esitò a definire «la tromba dello Spirito Santo in terra mantovana». Fu proprio Giancarlo a registrare la famosissima omelia di don Primo in quel 3 aprile del 1958 «Nostro fratello Giuda». Che emozione vedere con i nostri occhi quel registratore d’altri tempi che fissò quelle memorabili parole!
Quindi la visita alla chiesa per onorare la tomba di don Primo. Semplice, essenziale, ma eloquente di un apostolo che ancora oggi continua a parlare di pace, di Chiesa, di vangelo vissuto nel suo nucleo centrale: amore totale a Dio e al prossimo.
Non poteva mancare un gelato in compagnia, anche per rifocillare il corpo accaldato dall’afosa giornata di fine maggio. L’ultima tappa ha visto le sorelle Adoratrici visitare il centro di spiritualità “Piccola Betania”, guidato da don Elio Culpo.
Nella semplicità e nella bellezza di un luogo dove padrona di casa è solo la Parola di Dio, si è potuto percepire, quasi materialmente, la stessa esperienza di amicizia evangelica che doveva gustare Gesù ogni volta che faceva tappa dai suoi amici a Betania.
Ieri e oggi; ascolto della Parola e annuncio coraggioso; condivisione fianco a fianco con i poveri e oasi di silenzio e deserto; incontri e comunione: ingredienti di un pomeriggio che ha visto lo stuolo bianco tornare a casa felice. In attesa, colmata di preghiera, che il Santo Padre calpesti lo stesso suolo e incontri gli stessi profeti.