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4 gennaio 2021 Incontro online di Istituto

3 continenti, 30 comunità, 150 suore circa. Un evento di formazione di Istituto irrinunciabile. Un incontro, se pur virtuale, vero e autentico. Tra lo stupore e le gioia di rivedersi, tra fusi orari e problemi di rete ci siamo incontrate su una grande piazza che poteva contenerci tutte. Ognuna alla sua scrivania, sul divano di casa con penna e quadernetto, perché le cose belle bisogna annotarle.

Fino alla fine abbiamo sperato di incontrarci di persona, di scambiarci auguri, racconti e idee per il futuro ma alla fine ci siamo incontrate così, perché la realtà limita ma il desiderio allarga e fa vedere cose con altri occhi. Così ogni comunità si attrezza come può, occorre chiedere al vicino di casa, al tecnico di fiducia o alla novizia un po’ più esperta, perché a questo incontro non possiamo mancare!

Dopo le prove di rito e i saluti iniziali di Madre Isabella, commossa per questo momento tanto atteso, suor Paola, nostra archivista, ha condiviso con noi un altro pezzo di storia di San Francesco Spinelli e del nostro istituto: l’arrivo del nostro padre fondatore a Como, a Casa Nazareth, e le vicende belle e anche sofferte che il nostro fondatore ha vissuto.
“La solidarietà è un modo per fare la storia” a fine ‘800, nella Chiesa del tempo, non era facile fare opere di solidarietà ma così è stato per San Francesco che non si è mai tirato indietro a ciò che la realtà storica chiedeva in termini di carità e dono.
A noi, durante questo incontro, è stata data la possibilità di guardare alla Chiesa dal suo punto di vista: una Chiesa Eucaristica che è innanzitutto Comunione, perdono e dono.
Questa stessa Chiesa ancora ci lega in questo filo di relazioni che si intrecciano tra di loro.

A intervenire poi anche il vescovo della Diocesi di Cremona, Antonio Napolioni.


I suoi saluti alle nostre comunità nel mondo e il suo affetto particolare per le sorelle di Casa Santa Maria hanno reso familiare questo bel momento.
Le parole del Vescovo ci hanno permesso di riflettere sul tema della Chiesa come Corpo di Cristo, in questo tempo, Corpo sofferente.
Cosa i cristiani possono dire a una società oggi così liquida e frammentaria?
La risposta è ancora nella fiducia e nella grazia del vangelo che ci invita a vivere questo tempo come un tempo di scelta e testimonianza.

“Siamo dentro a questo Corpo del Risorto dove le nostre briciole
rimangono preziose solo se rimangono briciole”.

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