L’8 dicembre ci ha lasciato Mauri, uno degli ospiti speciali di Casa Famiglia!
Mauri ha vissuto quasi tutta la sua vita a Casa Famiglia: è impossibile non averlo conosciuto e voluto bene! Condividiamo alcune fotografie e uno dei tanti e commoventi saluti fatti a Maurizio. Con questo vogliamo esprimere il nostro GRAZIE al Signore per averci donato un “ragazzo” così speciale, attento, premuroso, gioioso… Maurizio manca e mancherà a tutti!!! E un GRAZIE a quanti in questi giorni hanno partecipato in diversi modi, esprimendo la gioia di aver conosciuto Maurizio, di avergli voluto tanto bene e di aver ricevuto altrettanto bene.
Roma, 09 dicembre 2023
Carissimo Maurizio,
ti confido che appena ho letto il messaggio di Madre Isabella, che mi informava del tuo incontro con sorella morte, ho sentito i miei occhi riempirsi si lacrime e il respiro corto schiacciarsi sul cuore. Subito ho chiesto alla mia testa di entrare in dialogo con il mistero di Dio, ma le parole che affioravano non erano quelle delle preghiere consuete. Un’unica piacevole espressione accompagnava l’immagine della tua grande faccia sorridente: «Grazie!». È stata l’apripista di tante altre immagini, ricordi e parole che hai regalato a me e a tantissime altre persone che ti hanno incontrato. Ognuno, sono certo, porta con sé indelebile un tratto specifico della tua singolarità.
Nell’approssimarsi del Natale, come amavi fare tu, anch’io quest’anno ho allestito il mio presepio. Non nella sacralità di una chiesa, ma tra un libro e l’altro del mio studio. Nei giorni scorsi, facendo visita alle Piccole Sorelle di Charle de Foucauld alle Tre Fontane, per pregare un po’, ho trovato delle statuine graziose e semplici. Mi hanno affascinato perché sono tutte sorridenti. L’unico rammarico era che tra i pastori non figurava Benino, il pastore dormiente, quello che secondo la tradizione napoletana non va assolutamente svegliato perché sta sognando tutto il presepe.
Mi piace pensare che oggi questo personaggio meraviglioso sei tu, pastore dormiente non solo nel mio presepio o in quello di molti, ma nelle coscienze di tutti. Ci ricordi che non si conquista il mondo solo con i calcoli efficienti o le logiche schiaccianti, ma con i sogni, la poesia e l’amore. Che cosa sarebbe anche la Chiesa se rinunciasse a desiderare, a sperare o semplicemente a credere? Svanirebbe ogni profezia. S’infrangerebbe ogni promessa. Si ammalerebbe di tristezza.
Carissimo Maurizio, ancora una volta sei stato una sorpresa perché ti sei reso conto di ciò che mancava, hai smascherato l’inganno con la tua innocenza e non ti sei tirato indietro con il tuo personalissimo: «Eccomi!».
Mentre a noi sembra che tu stia dormendo, sappiamo che stai continuando a sognare per noi! Che bello sapere che quando aprirai gli occhi nella risurrezione ti accorgerai che la Nuova Realtà supera ogni fantasia. E sarà solo l’inizio di una magnifica avventura che non avrà mai fine!
Con affetto e riconoscenza,
don Michele Martinelli