Sabato 22 marzo 2025 a Casa Madre si segna un’altra tappa del cammino verso il Capitolo. Questa volta viene offerta alle circa sessanta Adoratrici presenti una riflessione di don Ezio Bolis che, ancora una volta, spezza la sua sapienza per aiutare a rileggere nell’oggi il carisma di san Francesco Spinelli.
Partendo dalla Conversazione Eucaristica sul Sacro Cuore, don Ezio svela la profondità di questo aspetto così antico e così nuovo della spiritualità cristiana. Egli esordisce osando affermare che “nel Cuore di Gesù c’è il nocciolo di ogni vera spiritualità e devozione cristiana: l’amore di Dio e Dio che è amore. La devozione al Cuore di Gesù non è solo una tra le tante, ma gioca un ruolo centrale nella fede cristiana perché tocca in modo del tutto speciale il centro della fede, Gesù Cristo”.
Entrando in questo cuore si sente battere la vita di Dio, quella che oggi si riceve in modo peculiare e unico nell’Eucaristia. E in quel cuore troviamo anche tutta la misericordia che è il riassunto di tutto il nostro essere cristiani, secondo le parole di Charles de Foucauld: «il cristianesimo è una religione tutta carità e tutta misericordia».
Mettendo a confronto le parole di san Francesco con le parole di papa Francesco nella Dilexit nos, Bolis ha aperto la profondità di questa spiritualità che si pone oggi come antidoto alla globalizzazione dell’indifferenza, un modo di vedere, ascoltare e vivere senza cuore.
Le Adoratrici, come la Chiesa intera, sono in cammino per ravvivare la speranza e ridire al mondo che il Cuore di Cristo resta, oggi come sempre, la sorgente da cui attingere senza sosta la vita. Ma perché questo avvenga servono “missionari innamorati, che si lascino ancora conquistare da Cristo e che non possano fare a meno di trasmettere questo amore che ha cambiato la loro vita”.
Una nuova sfida per il prossimo Capitolo generale che si celebra a luglio. Una sfida su cui le Adoratrici pregano, si confrontano e investono. Tempo, preghiera, servizio, amore.
