Una porta aperta nel cielo (Ap 4)
e gli occhi vedono,
le orecchie ascoltano,
il gusto sente,
l’olfatto odora,
le mani toccano…
7Venne una nube che li coprì con la sua ombra e dalla nube uscì una voce: «Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!».
Si Padre, abbiamo cercato di ascoltare il tuo Figlio amato, abbiamo invocato il tuo Spirito per essere purificati, guariti. Ora il nostro cuore desidera contemplare il Trasfigurato perché quella Luce non si rifletta solo nel suo corpo: – 2E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce – ma anche in noi.
Rendici capaci di vedere ogni cosa attraverso quella Luce:
nell’acqua la tua Acqua viva che zampilla per la vita eterna
(l’acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente d’acqua che zampilla per la vita eterna» Gv 4, 14);
nell’olio il dono dello Spirito che ci consola e ci rende più simili al tuo Figlio Gesù;
nel pane il corpo di Cristo, pane di vita eterna;
nel peccatore un figlio amato e perdonato;
nell’eros un amore trasfigurato e redento;
nei tuoi ministri la tua cura e il tuo amore per noi;
nell’olio degli infermi la tua medicina;
nei nostri fratelli la tua presenza in mezzo a noi.
Donaci di contemplare ogni cosa con i tuoi occhi, di scorgere la Risurrezione di Gesù in ogni morte, di vedere insieme a te l’Invisibile nel visibile, di vederti e amarti in tutte le cose.
Lo Spirito dal di dentro continui a guarire e illuminare i nostri sensi interiori perché possiamo contemplare la realtà in cui siamo immersi “trasfigurata”.
Ogni cosa ci racconti l’amore del Padre e noi, uniti al suo Figlio Gesù, possiamo vivere la nostra vocazione: lodare, cantare, adorare e amare da figli “trasfigurati”.