Una pioggia di palloncini colorati che volavano verso il cielo. Tanti sguardi che li hanno seguiti salire, pieni di gioia e di stupore. Ma anche tanti sguardi dall’alto che li hanno visti arrivare, perché anche sopra le nuvole, domenica 30 Settembre, han fatto festa.
Il primo palloncino arrivato in cielo l’avrà sicuramente afferrato don Francesco Spinelli, il più contento di tutti. Quello vero di don Francesco, non l’attore che ha accompagnato il pomeriggio di giochi, preghiera, festa. Chissà che gioia ha provato a vedere così tanti bambini, i loro genitori, le sue suore, i catechisti, i don, tutti insieme riuniti a festeggiare la bellezza della santità. Chissà che commozione davanti a questo spettacolo di comunione! Chissà che non sia stato proprio lui a concederci la grazia di sperimentare la gioia che ne deriva, per farci sentire un po’ di nostalgia quando manca.
Il secondo palloncino arrivato in cielo se lo saranno conteso le suore che già da tempo hanno raggiunto don Francesco in paradiso. Anche loro avranno sicuramente ballato, cantato, guardato dal cielo la nostra festa. E lo avranno fatto con l’occhio di mamme attente, avranno mandato la loro cura, che ora è preghiera, verso di noi. Ma si saranno anche divertite a seguire le avventure del simpaticissimo “giornalista” che ha passato il pomeriggio a ricercare lo “scoop” della santità.
Il terzo palloncino arrivato in cielo, l’avrà afferrato sicuramente una delle suore che han passato la loro vita davanti ai fornelli. Serviva proprio il suo aiuto, perché la grande notizia che i ragazzi hanno cercato di scoprire, si è rivelata essere una ricetta: la ricetta della santità! Che ingredienti servono, che sapore ha, come si cucina? Per rispondere abbiamo dovuto un po’ sudare, ma alla fine 3 ingredienti li abbiamo scoperti: la carità, il perdono, l’Eucarestia.
L’ultimo palloncino si è rifiutato di partire. La mano di qualche bambino si è aperta e ci ha provato a lasciarlo andare, ma il filo si è incastrato. A festa finita un palloncino rosa era ancora lì e di volare via non ne voleva proprio sapere. Ma anche questo è stato un dono, perché chi ha una buona vista si sarà sicuramente accorto che attaccato al filo c’era ancora la domanda che ha accompagnato tutta la festa: santi, perché no?
Se è rimasta lì, forse è per ricordarci che la santità non è affare solo del cielo, ma dono per tutti.