AI SACERDOTI E AI FRATELLI NELLA FEDE
PERCHE’ ACCOMPAGNINO CON LA PREGHIERA
LE GIORNATE CAPITOLARI:
Nel VI secolo (Norcia 534) San Benedetto ha dato una Regola di Vita ai suoi monaci. Essa ruotava attorno a tre grandi perni: la preghiera, la comunità, il lavoro. E’ famoso il detto benedettino “Ora et labora”.
Anche il nostro Fondatore, il Beato Francesco Spinelli, si è ispirato alla vita monastica per la stesura delle Costituzioni e Regole delle Suore Adoratrici. Le ha scritte a Bergamo e “nuovamente compilate e ultimate nel giugno 1912 a Cavenago Brianza”, casa filiale.
Nel corso degli anni, esse sono state aggiornate, con il pregio di essere rivedute all’indomani del Concilio Vaticano II. Oggi, con la riscoperta di alcune fonti del Beato Francesco Spinelli, abbiamo voluto riscrivere il testo alla luce della Scrittura, del Magistero della Chiesa e degli scritti del Fondatore.
Un gruppo di noi Adoratrici, eletto all’interno della Congregazione, con le Sorelle membri di Diritto, nel luglio 2007 hanno esaminato il nuovo testo, denominato “Regola di Vita e Comunione”, che è stato oggetto di studio in questi tre anni, da parte di tutte le comunità in Italia e nei Paesi di Missione.
Lo stesso gruppo di Adoratrici, eccetto qualche sostituzione, è a Lenno dal 29 giugno all’11 luglio per l’approvazione di questo documento.
Ai sacerdoti e a tutti i “fratelli nella fede” della nostra Diocesi, chiediamo un ricordo nella preghiera, affinché lungi da un’osservanza formale e sterile, la nuova Regola di Vita e Comunione sia un mezzo per rinnovare il senso ecclesiale del nostro essere Adoratrici, come ci voleva il Fondatore: “Adorare perpetuamente Gesù Sacramentato… e attingere dal suo Cuore Sacratissimo l’ardore della carità verso il prossimo…”.
Madre Camilla Zani