Uno scrosciante applauso ha salutato l’approvazione dell’ultimo capitolo. Sì. Ora le Suore Adoratrici hanno la nuova Regola di Vita e di Comunione. Certo, l’iter è ancora lungo, con l’approvazione ufficiale da parte della Dicastero per la vita religiosa. E allora sarà la voce ufficiale della Chiesa ad accogliere il nuovo testo come strada di santità per le circa 400 Adoratrici sparse nel mondo e per molte che verranno.
Ma la giornata di oggi ha segnato un punto fermo, la conclusione di un percorso durato anni e costato tempo ed energie, ma che ha offerto possibilità di formazione e di approfondimento dei testi del Fondatore come mai prima era stato fatto nella storia dell’Istituto.
Un tempo di grazia, un evento di Istituto, l’assise capitolare si chiude ufficialmente domani, ma già da oggi gusta la gioia di aver portato a compimento la sua fatica. Ecco l’ultimo degli articoli, la chiave che dà il senso di tutta la Regola di Vita e e di Comunione:
«Quando vi vedrò proprio buone,
osservanti di quelle poche regole che sapete,
allora vi sarà data la vostra regola
e voi non avrete che a riscontrare
quello che già state facendo».
La nostra Regola di Vita e Comunione
interpreta la parola del Vangelo,
vissuta secondo l’esperienza di santità di Don Francesco,
nella convinzione che
essa è «l’unico tesoro, che può arricchirci per il cielo,
l’unico scudo contro le tentazioni,
l’unico gioiello da stringere caramente al cuore».